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News e nuovi film dai festival horror

OLTRE LO SPECCHIO FILM FESTIVAL 2022: LUZIFER, MOLOCH, HATCHING E ALTRI HORROR PER IL LATO OSCURO DEL CINEMA DI GENERE A MILANO

Oltre lo Specchio, festival cinematografico milanese alla sua quarta edizione, quest’anno ha nuovamente cambiato location e veste, proiettando dal 3 al 9 novembre ben ventotto lungometraggi al Cinema Centrale di Milano e ampliando rispetto allo scorso anno la sua programmazione: oltre all’horror, alla fantascienza e al thriller, anche film drammatici e d’azione tra i film in concorso e fuori concorso.

Ecco di seguito una selezione degli horror proiettati a Oltre lo Specchio 2022 secondo Horror Vacui, in ordine di gradimento:

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TOHORROR FANTASTIC FILM FESTIVAL 2022: TERRIFIER 2, MAD HEIDI E TUTTI I MIGLIORI HORROR TRA FOUND FOOTAGE E FOLLIE WEIRD

Il TOHorror Fantastic film fest – giunto quest’anno alla ventiduesima edizione, si è tenuto a Torino dal 18 al 23 ottobre 2022. La proposta del festival ha visto sfidarsi in concorso sia lungometraggi che cortometraggi, lavori d’animazione, sceneggiature e racconti (i vincitori li trovate qui) ma ha lasciato spazio anche a una retrospettiva di titoli del calibro di Videodrome, Wild at heart e The Blair witch project, a conferenze, concerti e ad attesissime proiezioni in anteprima. Tra i tanti film presentati al festival (in concorso e non) eccone una selezione, in ordine di mio personale gradimento:

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CINE UNDERGROUND 2022: IL FASCINO INDISCRETO DEI B-MOVIE IN COMPAGNIA

La quarta edizione del Cine Underground Film festival, dedicata al cinema horror, sci-fi, trash, action e tenutasi dal 2 al 9 ottobre al Circolo Gagarin di Busto Arsizio, ha regalato una lunga serie di perle indimenticabili – tra lungometraggi, cortometraggi e incontri a base di lacrime e sangue, sperma e lubrificanti, alieni e creature, fantasmi e mostriciattoli. I vincitori delle varie categorie li trovate qui, mentre questi di seguito sono alcuni dei titoli visti nel corso dei tre giorni di proiezioni:

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[SPECIALE OLTRE LO SPECCHIO MILANO FILM FESTIVAL]: THE QUEEN OF BLACK MAGIC, SON, ZALAVA E ALTRI HORROR DEL 2021 DA NON LASCIARSI SFUGGIRE

Si è appena conclusa la terza edizione di Oltre lo Specchio – Il lato oscuro del cinema di genere, festival cinematografico milanese che nel 2021 ha aggiunto alla programmazione pellicole di genere horror, thriller e noir a quelle di fantascienza e fantasy.

Ecco i titoli dei migliori horror di Oltre lo Specchio 2021 secondo Horror Vacui, in ordine di gradimento. I vincitori li trovate qua.

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[SPECIALE TS+FF] GAIA, LAMB, JAKOB’S WIFE, VAMPIR E TUTTI GLI HORROR DEL TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2021

È tornato, in forma ibrida sia in presenza al cinema che in streaming su Mymovies, il Trieste Science+Fiction Festival, l’evento che da oramai ventun anni porta in Italia una ricca selezione di nuovi film e cortometraggi di fantascienza, horror e fantasy a suon di “raggi fotonici”.
Tra i tanti titoli proposti, ha trovato spazio la figura del vampiro (con ben cinque pellicole dedicate al tema) declinata nei più disparati modi, insieme alla tematica dell’empowerment femminile.

[Leggi lo speciale sul TS+FF 2020]
Ecco di seguito i migliori film horror (e non) del Trieste Science+Fiction Festival 2021, in ordine di gradimento, secondo Horror Vacui. Per chi fosse curioso di sapere chi sono stati i vincitori del concorso, trova tutto qua.

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[SPECIALE TOHorror Film Fest 2021] PAURA E DELIRIO A TORINO

Il TOHorror Fantastic film fest, giunto alla ventunesima edizione e rientrato gloriosamente in scena dopo un anno di stop, si è tenuto a Torino dal 19 al 24 ottobre 2021. Tra cortometraggi, animazioni, concorsi letterari e di sceneggiatura e lungometraggi in concorso e fuori concorso, le proposte artistiche hanno puntato a scelte non convenzionali e irriverenti. Tra i tanti titoli proiettati, ecco una selezione dei film horror presentati al festival, in ordine di gradimento:

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[SPECIALE TS+FF] RELIC, BENNY LOVES YOU, PENINSULA E TUTTI GLI HORROR DEL TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2020

Si è appena conclusa una nuova, atipica e diversa edizione del Trieste Science + Fiction Festival, funestata dalla chiusura imposta dei cinema ma salvatasi grazie alla programmazione online, che ha consentito la proiezione di film, cortometraggi e incontri nelle sale virtuali di MyMovies. Tra i tanti titoli presentati, otto titoli horror, qui recensiti in ordine di gradimento:

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[SPECIALE FEFF 2020] IMPETIGORE, SOUL, DETENTION: GLI HORROR DEL FAR EAST FILM FESTIVAL

Quest’anno il Far East Film Festival – il festival del cinema asiatico che dal 1999 porta a Udine una vasta selezione di lungometraggi da paesi come Giappone, Corea, Cina, Thailandia – si è tenuto in rete, dal 26 giugno al 4 luglio, offrendo la possibilità di acquistare un pass virtuale e accedere alle pellicole in streaming, attraverso la piattaforma di MyMovies. Tra i titoli in concorso, cinque gli horror proiettati, nessuno dei quali ha dimostrato un potenziale d’impatto tale da tenere incollati allo schermo (del pc). Quella che segue è una recensione di tre dei cinque titoli in catalogo.



IMPETIGORE (Perempuan Tanah Jahanam)
di Joko Anwar

Una giovane donna, allertata dal terrificante incontro con un aggressore misterioso, fa ritorno nel remoto villaggio nel quale è nata, alla ricerca di un passato del quale non ha alcuna memoria, mentre tra inquietanti apparizioni in una villa abbandonata e ambigui scambi con gli abitanti del luogo si dipana una progressiva indagine sul passato di quel luogo e della sua famiglia. Il regista indonesiano, autore dell’ottimo remake Satan’s Slaves, gira una pellicola più semplice ed essenziale, nel solco dell’horror folk ma sempre incentrata sul tema della maledizione familiare.
Impetigore regala una più che soddisfacente esecuzione tecnica, una fotografia calda e priva di sbavature, una buona percentuale di sangue e violenza e con la valorizzazione scenica di elementi fortemente caratteristici, come la foresta indonesiana o come le marionette del Wayang Kulit, il teatro delle ombre giavanese. Quel che il film non regala, invece, è una narrazione avvincente, oscillando in maniera brutale tra momenti di stasi pressoché totale e altri di eccessivo clamore, a scapito dell’armonia compositiva generale. Tra un tentativo di jumpscare e l’altro, l’atmosfera va diradandosi fino a sparire quasi del tutto, paradossalmente, nel grandioso finale a sorpresa.

Il trailer di Impetigore



SOUL (Roh)
di Emir Ezwan

Una donna e i suoi due figli trascorrono le loro semplici esistenze in una palafitta nascosta tra la fitta vegetazione, occupandosi della sussistenza quotidiana, le cui attività principali spaziano dal procacciarsi il cibo al raccogliere il carbone da rivendere nel villaggio più vicino. A sconvolgere le loro vite sarà l’incontro con una misteriosa bambina apparsa dal nulla, chiusa in un inquietante mutismo e foriera di un funesto quanto incomprensibile presagio. Ai tre non resterà altro che tentare di comprendere, prima che sia troppo tardi. Soul è un film i cui pregi e le intuizioni azzeccate si rivelano allo stesso tempo dei limiti: se a un budget evidentemente limitato corrisponde la sacrosanta idea di sfruttarlo nel modo più intelligente, dando un’impostazione minimale al film con una location – la meravigliosa foresta pluviale malese – ridotta all’osso e con un cast limitato a cinque/sei attori, delude la mancata valorizzazione di quei luoghi già dotati di un notevole potenziale ammaliante e degli attori, le cui interpretazioni creano vuoti anziché riempirli. Il risultato è un film più che lento: inamovibile.

DETENTION (Fanxiao)
di John Hsu

Quando negli anni Quaranta dello scorso secolo gli abitanti di Taiwan insorsero con proteste e manifestazioni anti-governative contro il Kuomintang (il partito nazionalista cinese, ma di stanza a Taiwan: è una storia complessa), ebbe inizio un lunghissimo periodo di repressioni sanguinarie, di applicazione della legge marziale, di soppressione della libertà di pensiero, destinato protrarsi fino al 1987, il cosiddetto Terrore Bianco. E proprio in questo contesto storico è ambientato Detention, un horror politico in piena regola, che arriva anche in un momento significativo, a più di un anno dalla ripresa delle proteste di Hong Kong.
Protagonisti della vicenda sono un gruppo di liceali e i loro insegnanti, sospettati di condurre attività eversive e quindi perseguitati, torturati e uccisi in quello che sembra un incubo stratificato su più livelli, all’interno del quale è facile perdersi e quasi impossibile svegliarsi. Ricorda molto Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro, questo Detention, sia per l’impronta fiabesca, sia per la struttura narrativa adottata. E nonostante l’importanza del messaggio veicolato e l’importanza di valorizzare un tipo di horror che si dimostra critico e immerso nel contesto politico-sociale in maniera più concreta e manifesta di quanto non facciano già metaforicamente – in maniera meno palese, dunque – tanti altri horror, l’impressione è quella di stare guardando un film per bambini, e nemmeno dei migliori.