CINEUNDERGROUND 2023: A BUSTO ARSIZIO UN TRIPUDIO DI CICALE MOLESTE, NINJA, CASTORI ASSASSINI E DILDO-NUNCHAKU VOLTEGGIANTI

Il Cine Underground film festival – concorso per film e cortometraggi di genere tra fantascienza, horror, fantasy, azione e trash del quale si era già scritto qui lo scorso anno– giunto alla sua quinta edizione, dall’1 al’8 ottobre scorsi, al circolo Gagarin di Busto Arsizio, ha regalato quattro giorni di proiezioni, incontri e talk, addirittura un trivia cinematografico sul cinema trash (al quale, con mio enorme disappunto, non sono riuscita a partecipare) e soprattutto un mood di grande convivialità e passione per i b-movies, come a una serata tra amici, ma con tantissima organizzazione dietro.

Sul canale Instagram di CineUnderground trovate tutti i vincitori dell’edizione 2023 mentre qui di seguito si parla di alcuni dei lungometraggi proiettati al festival:

THE SOUND OF SUMMER
(Giappone 2022 – regia di Guy)

Se si pensa ai suoni tipici della stagione estiva, alla maggior parte di noi vengono in mente lo sciabordio delle onde, il vocìo più o meno ovattato nelle spiagge, la rotazione rapida e monotona di un ventilatore, o magari il frinire delle cicale. E se queste cicale fossero tantissime, parecchio grandi e invadessero la città durante una delle ondate di caldo più roventi mai registrate in Giappone? E se il loro “canto” smettesse di essere un gradevole sottofondo e diventasse un rimbombo tagliente e interminabile, combinato all’insopportabile calura, al sole abbacinante, all’esasperazione e al senso di vulnerabilità del corpo?
La protagonista di questo film, ossessionata e afflitta dalla presenza delle cicale e dal caldo estivo, vive in balìa dei raggi solari, della luce e degli insetti: ben presto la sua quotidianità e la sua vita verranno stravolte dall’insorgere di strani sintomi, eruzioni cutanee, suoni molesti, incubi allucinatori, atti di autolesionismo e dall’incontro con uno strano tizio inquietante, il cui unico interesse sembra essere quello di collezionare cicale.

The Sound of Summer è a tutti gli effetti un body horror ma anche un asmr horror (mi sia concessa questa fantasiosa ma calzante etichettatura): la progressiva trasformazione del corpo della protagonista in una fragile crisalide purulenta da grattare via ossessivamente, fin quasi a sgusciarne fuori, sembra alludere alla muta degli odiati insetti, mentre l’incontro finale con il misterioso Uomo-Cicala è l’incarnazione allucinata di una fobia trasformatasi in paranoia. E data l’estrema attenzione al sonoro, agli effetti, ai volumi, a ogni fruscio e stridore, non c’è scena in cui, oltre a vedere con gli occhi l’orrore del corpo e l’assillo del caldo, non lo si ascolti con le orecchie.

HUNDREDS OF BEAVERS
(Stati Uniti, 2022 – regia di Mike Cheslik)

Jean Kayak è un produttore di acquavite di sidro alcolizzato che ha fatto la sua fortuna con l’alcol e se l’è bevuto tutto. Al risveglio da una sbronza colossale, si ritrova in mezzo a un’interminabile distesa di neve, la sua distilleria svanita nel nulla perché rosicchiata e abbattuta dai temibili castori locali, ben organizzati in una comunità agguerrita e adusa a crimini violenti, saccheggi, imboscate e assassini. Privo di armi e di capacità ma tornato sobrio, il nostro antieroe tenterà l’ascesa sociale partendo dal fondo (del barile) e dovrà imparare a cacciare e uccidere i castori nel tentativo di ritrovare un posto nel mondo, conquistare il cuore della conturbante conciatrice di pelli e il rispetto del di lei avido padre, in un rocambolesco percorso di crescita personale costellato di gag, imprevisti e assurdità.
Secondo lungometraggio di Mike Cheslik (nel 2018 aveva diretto la brillante commedia horror “Lake Michigan Monster“, che vi consiglio vivamente di recuperare), Hundreds of Beavers è uno slapstick (quasi del tutto) muto e in bianco e nero, in cui gli animali sono interpretati da persone che indossano buffi costumi integrali e dove alle scene in live-action se ne alternano altre in animazione. Si tratta di un film geniale nella scrittura e sorprendente nell’esecuzione, atipico e pressoché unico nel suo genere tra i film del nuovo millennio, scorrevole nonostante le quasi due ore di durata perché pregno di una comicità intelligente e di un certo gusto per l’escalation. Non è un horror, ma è di sicuro uno dei migliori film indipendenti del 2023.

Tra gli altri film proiettati al CineUnderground 2023, una menzione speciale va a Requiem Espresso di Gil Giuliani, action comedy balorda sulle disavventure di un perdigiorno cocainomane che fa di tutto per ricomporre il gruppo musicale da lui stesso sciolto, rimediare ai danni da lui stesso provocati, far fronte ai fiaschi inanellati in rapida sequenza, salvare (fallendo miseramente) capra e cavoli ed evitare il carcere. Film d’esordio a bassissimo budget ma ad alto rendimento, che non annoia.
Altro film parecchio peculiare è Enter the Drag Dragon di Lee Demarbre, che vanta il titolo di prima commedia di arti marziali interpretata da una drag queen: Crunch, appassionato di cinema e aspirante investigatore privato nel tempo libero. Succede di tutto, dalla lotta al crimine all’incontro con una mummia atzeca, dall’improvviso cambio dei connotati del protagonista alla lotta con i dildo-nunchaku, dall’exploitation alle arti marziali, dal musical agli zombie, in un mischione delirante che omaggia John Waters, Bruce Lee, Russ Meyer… Dal regista di Jesus Christ Vampire Hunter non ci si poteva aspettare altro.

Non sappiamo ancora quali sorprese ci aspetteranno alla prossima edizione di CineUnderground, ma sappiamo già le date: 18-19 e 20 ottobre 2024.

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